Aomanju - La foresta degli spiriti
Quando fuori comincia a fare freddo e gli alberi cambiano lentamente colore, passando dal verde intenso dell’estate prima al giallo e poi all’arancione, sappiamo che si avvicina la stagione delle streghe, delle passeggiate nei boschi a cogliere i funghi, delle coperte di pile e delle bevande calde.
In questo periodo di transizione, prima che arrivi l’inverno, che io personalmente caratterizzo con le “lucine colorate” dell’albero di Natale, passiamo attraverso la fase dei dolci fatti al forno e delle sciarpe, in cui mi piace sempre prendere un momento di tranquillità e fantasticare di mondi magici. Non so per quale motivo, ma ho sempre legato l’autunno alla magia, o meglio, al risveglio della magia. Sarà che, di per sé, cucinare, leggere, raccogliere funghi o erbe aromatiche sia una forma di magia, un piccolo incantesimo. Ci sono molti manga che possono farvi entrare nella cosiddetta “spooky season”, ma oggi voglio portarvi in una stagione a passo più moderato, assaporando ogni singolo istante come se steste bevendo un momento di calore e relax. Oggi esploriamo un genere particolare, il Josei, che, in modo molto sintetico, sarebbe il Seinen ma per ragazze (ai giapponesi piace molto etichettare tutto ciò che fanno in maschio e femmina, anche dove non ce n’è alcun bisogno).

Il manga di cui voglio parlarvi è Aomanju, di Hisae Iwaoka, composto da 5 volumi, completo e pubblicato da Bao Publishing. La protagonista di questa storia è Suzu, una piccola fatina dei boschi, fragile ma determinata, che vive circondata dalla natura e dai suoi amici più fedeli: Souichi, un giovane ragazzino umano che conosce ogni angolo della foresta di Aomanjuu di cui è abitante, e Kiiro, un gallo abbandonato dal suo padrone, che Suzu ha accolto come compagno e guardiano. Quando Suzu scopre che un grande e vecchio albero, cuore pulsante della foresta, sta per morire, sente che non può rimanere a guardare. Decide di fare tutto il possibile per salvarlo, dando il via a un piccolo, delicato viaggio che diventa un racconto di amicizia, responsabilità e rispetto per la natura.

Ciò che rende Aomanju così speciale è il modo in cui Hisae Iwaoka, autrice dell’opera, riesce a unire avventura e poesia, facendo convivere la semplicità della vita quotidiana con una magia sottile e avvolgente. Ogni foglia che cade, ogni raggio di sole tra gli alberi e ogni gesto dei personaggi è descritto con attenzione e amore, trasformando la foresta stessa in un personaggio vivo, capace di emozionare e stupire. Il manga non ha bisogno di grandi colpi di scena o tensione estrema per catturare il lettore: la sua forza sta nella delicatezza dei rapporti tra i personaggi, nella loro dedizione e nella meraviglia che nasce dal rapporto con la natura. Suzu e i suoi amici ci ricordano che anche i gesti più piccoli, come curare un albero, proteggere un animale o aiutare un amico — possono avere un impatto enorme sul mondo che ci circonda.

Hisae Iwaoka adotta uno stile semplice ma ricco di dettagli naturali, capace di trasmettere calma e armonia. Le linee sono morbide, le espressioni dei personaggi delicate e mai esagerate, e la foresta di Aomanjuu prende vita attraverso paesaggi curati e ricchi di sfumature, dove ogni albero, ogni foglia e ogni raggio di luce contribuiscono a creare un’atmosfera sospesa tra realtà e magia. L’autrice gioca con gli spazi bianchi e con la disposizione delle vignette, dando respiro alla lettura e permettendo al lettore di soffermarsi sui dettagli senza fretta. È uno stile che riflette perfettamente la filosofia della storia: piccoli gesti, piccole emozioni, grande impatto. Il risultato è un manga che sembra accarezzare l’occhio e l’animo, trasportando chi legge in un mondo intimo, caloroso e ricco di poesia visiva.
Aomanju è una lettura da assaporare piano piano, in una giornata d’autunno, quando le foglie cadono lentamente e l’aria è carica di colori caldi. Ci ricorda che la magia non è solo negli incantesimi o nei boschi fatati, ma nei gesti gentili, nella cura per gli altri e nella capacità di meravigliarsi delle piccole cose.
Leggerlo significa fare un passo dentro un mondo dove l’amicizia, la natura e la curiosità si intrecciano delicatamente, e dove ogni pagina ci invita a respirare profondamente, rallentare e lasciarsi avvolgere dal calore della stagione, come se ogni parola fosse un piccolo raggio di sole tra le foglie dorate.
