Buonanotte Punpun

Buonanotte Punpun

Oggi cominciamo in modo diverso, facciamo una prova di immaginazione: sei sul letto, sono quasi le quattro del mattino. Stai continuando a girarti e rigirarti nel letto, senza sosta. Le coperte cominciano quasi a darti fastidio, il cuscino ti sembra un momento durissimo, un momento troppo sottile e tra qualche ora devi alzarti ma i tuoi pensieri non ti lasciano scampo. Anche quando sembra che tu sia pronto per abbandonarti al sonno e finalmente entrare nel mondo dei sogni qualcosa ti riporta al presente nel modo peggiore possibile. Guardi l’ora, sono le cinque. Amareggiato ti alzi, consapevole che ormai non puoi più riposarti.

E se ora vi state chiedendo “ma cosa c’entra questa immagine orribile e fastidiosa con un fumetto?”, forse non sapete dell’esistenza di un fumetto che può condizionare la vostra vita in un modo così profondo che fa quasi male. Vi entra dentro al petto, squarcia e richiude, lasciandovi, sì l’amaro ma anche una malinconia e un senso di dolcezza impossibile da replicare. Per festeggiare la nuova edizione di Panini, ci tufferemo completamente nel mondo di Buonanotte Punpun, l’opera magna di Inio Asano.

Punpun Punyama, il protagonista, non ha un volto definito: è disegnato come un piccolo uccellino stilizzato, un tratto semplice e infantile che contrasta violentemente con lo sfondo realistico e minuzioso in cui si muove, l’autore ha affermato che avrebbe voluto che più persone si avvicinassero al suo manga per l’idea che sarebbe potuto essere un qualcosa di dolce, per poi catapultarci nella più cruda delle storie di vita.         La storia si snoda dall’infanzia di Punpun fino alla sua età adulta. Lo seguiamo mentre conosce l’amore per Aiko, quando, come tutti i bambini si scambia promesse impossibili, quando affronta traumi familiari e tenta di trovare un senso all’esistenza. Non c’è niente di rassicurante o consolatorio, è un’opera che scava, che ci mette davanti alle paure che tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo provato almeno una volta nella vita: il senso di solitudine, il bisogno di essere accettati, la paura di perdersi nel crescere o di perdere chi ci è caro.

Ciò che rende questo manga così unico non è solo la sua storia, ma il modo in cui Asano riesce a trasformare sensazioni universali in immagini colme di significato. Ogni tavola è un pugno allo stomaco e allo stesso tempo una carezza: crudele, poetica, struggente. A volte sembra quasi che Asano conosca i nostri pensieri più nascosti, quelli che non vogliamo ammettere nemmeno a noi stessi.

Non è una lettura per tutti, e sicuramente non è una lettura leggera. Buonanotte Punpun di “Buonanotte” non ha niente, piuttosto è un augurio che il maestro fa al suo protagonista, “che Punpun possa dormire tranquillo” (o almeno, questa è la mia interpretazione). Questo non è un fumetto facile ma uno che lascia il segno, che accompagna e tormenta, che non si dimentica e che vi accompagnerà per tutta la vita. Forse è proprio questo il suo dono: farci sentire meno soli nelle nostre notti insonni.

Tornando al nostro gioco dell’inizio, immaginate ancora quella stanza buia, il sonno che non arriva e i pensieri che diventano sempre più ingombranti. Buonanotte Punpun non vi darà sollievo, non vi offrirà soluzioni semplici. Vi trascinerà invece dentro quelle stesse notti, costringendovi a guardare ciò che spesso preferiamo ignorare. Vi farà arrabbiare, vi spezzerà il cuore, eppure avrete la sensazione che qualcuno, finalmente, abbia trovato le parole e le immagini per raccontare quel dolore silenzioso che tutti, almeno una volta, abbiamo provato. Ed è proprio in questo che risiede la sua grandezza: non nel consolare, ma nel condividere perché quando chiuderete l’ultima pagina, non sarete più soli a fissare il soffitto alle quattro del mattino.

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