TSUTOMU NIHEI

TSUTOMU NIHEI

Tutte le scelte che prendiamo nel corso della vita rivoluzionano totalmente la nostra storia. A volte basta un libro, una passeggiata o un lavoro che non fa per noi a farci cambiare completamente punto di vista.
Questo lo sa bene Tsutomu Nihei, uno dei mangaka più importanti nel panorama delle pubblicazioni seinen. Il maestro non ha vissuto la sua vita pensando di arrivare dov’è ora, forse lo sognava nella sua cameretta da bambino, ma fino ai vent’anni non aveva mai preso seriamente la cosa. La sua vita è stata stravolta dalla consapevolezza di non riuscire a lavorare in team e questo lo ha spinto verso un lavoro più “solitario”, era ora di riprendere in mano la matita.
Nihei comincia il suo percorso lavorativo, quello che noi tutti conosciamo, dopo aver studiato disegno a New York alla Parsons School of Art and Design di Manhattan. Tornato in Giappone, diventa assistente di Tsutomu Takahashi disegnatore e scrittore di opere del calibro di NeuN, Jiraishin e Detonation Island (parleremo sicuramente anche lui in futuro).
Nel 1997 debutta con la sua prima opera: Blame!, uno dei must have per quanto riguarda il manga sci-fi. Lui stesso, in un’intervista, ammette che il suo passato nel settore delle costruzioni edili lo ha aiutato a realizzare il suo manga d’esordio e abbia finito per influire positivamente sulle altre.

Sì, perché Tsutomu Nihei, prima di essere il grande autore e disegnatore che è oggi, ha lavorato per una ditta di costruzioni e all’interno di uno studio di progettazione architettonica.

“Probabilmente il mio passato nel settore delle costruzioni ha influito molto. Guardare costruire edifici, vedere le macchine pesanti scavare spazi enormi... credo che la grandezza di tutto ciò mi abbia influenzato in qualche modo. Ma non si tratta solo di scala: credo mi abbia influenzato anche nei dettagli. Dopo il ritorno in Giappone, lavorai part-time per uno studio di progettazione architettonica, e imparai cose tipo come sono strutturate le pareti interne. Per esempio, so che gli edifici sopra i dieci piani hanno telai in acciaio, so com’è strutturata la tubatura, quindi posso disegnarli senza dover cercare riferimenti.”

 

Dopo dieci anni, Nihei ritorna a pubblicare e lo fa nel modo più maestoso possibile, regalando così al grande pubblico Knights of Sidonia, il suo lavoro più conosciuto. In uno stralcio di intervista, l’autore descrive come questa sia probabilmente l’opera fin ora più riuscita per le sue mani. In Blame! si vedeva ancora giovane e inesperto:

“C’è ancora margine di miglioramento, ma in sostanza ha funzionato come volevo, e sono fiducioso di poter fare ancora meglio. Sento che dovrei cercare di attrarre più lettrici, forse fare uno shojo manga. Mi ci sono voluti dieci anni per arrivare a Sidonia, ma probabilmente avrei dovuto puntare ad un successo fin dall’inizio. Forse proprio quei dieci anni di lotta mi hanno permesso, alla fine, di creare Sidonia. Per quanto quei dieci anni siano stati duri, non ho mai voluto smettere di fare manga. Non ero mai soddisfatto, credo. Da bambino amavo disegnare, ma ora ho fame, una fame che è nata proprio quando ho iniziato questo lavoro. Sono felice di poter disegnare per vivere, e mi piace competere con altri bravi disegnatori, è per questo che voglio che i miei manga vendano di più.”

 

 

Tsutomu Nihei non è solo un mangaka di fama internazionale: è una vera e propria ispirazione. La sua evoluzione professionale testimonia con forza l'importanza di credere nei propri sogni e di perseguirli con tenacia. Il suo immaginario, denso di dettagli, mondi complessi e visioni futuristiche, ci fa capire come la sua visione sia inarrestabile. Nihei ci dimostra che la vita è un percorso di costante apprendimento e crescita. Le sue opere, ci trasportano in dimensioni inesplorate, ma al di là delle trame intricate e dei disegni mozzafiato, c'è un messaggio più grande: l'importanza di non arrendersi mai e di riuscire a trarre ispirazione da ogni esperienza. Per questo motivo possiamo definirlo un esempio lampante di come la passione e la perseveranza possano trasformare un'aspirazione in una realtà concreta, lasciandoci un'eredità non solo artistica, ma anche umana.

Se volete, potete approfondire l'intervista da cui ho tratto ispirazione:  https://mangabrog.wordpress.com/2016/02/29/a-2016-interview-with-tsutomu-nihei/

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